La prima cosa, stamane appena aperti gli occhi, è stata
percepire qualcosa di caldo che scorreva velocemente sulla mia guancia destra. Sangue,
come spesso mi accade.
La seconda cosa è stata precipitarsi in bagno per cercare conforto nell'acqua fredda. L’acqua è vita e salva la vita.
La terza cosa è stata un calo di pressione e gli sforzi per
trascinarmi cosciente a letto insieme a qualche zucchero da ingerire.
La quarta cosa è stata biscotti. Biscotti mangiati a forza e
senza forza. Biscotti che acquisivano sapore di sangue in fondo alla gola.
La quinta cosa è stata mal di gola. Intenso, con la
sensazione di avere della carta vetrata in bocca che lussava il palato ad ogni
respiro e deglutizione.
La sesta cosa non è potuta essere propoli per avere un po’
di sollievo. In quanto vasodilatatore, è stato scartato e gli si è preferito
del tè freddo in nome di una lucidità di cui non mi sarei creduta capace.
La prima cosa è stata sangue, la seconda acqua fredda, la
terza la sensazione di leggerezza e precarietà dello svenimento, la quarta i
biscotti, la quinta mal di gola, la sesta tè freddo.
La prossima? Potrebbe essere una letterina a Babbo Natale.
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