Avete presente la sensazione di quando avete fatto pulizia a
casa (o nella vostra vita) e tutto sembra così vuoto, impersonale?
Ecco: era sabato pomeriggio, su un treno regionale,
attorniata da una torma di bambini festosi in gita ma sola come un cane (no: i
gatti sono soli diversamente), piedi fradici ed occhi pure, un violino in
spalla e un libro di gestione d’impresa fra le mani, lungo i binari di una vita
scandita sempre dal prossimo concerto, dal prossimo esame e dalla prossima
dormita come se non esistesse un domani.
Ma domani esiste, e tanto vale stringere i denti e provare a
fare qualcosa di utile e bello almeno per se stessi. Perché altrimenti,
coerentemente con se stessi e carinamente con gli altri, conviene togliersi di
mezzo. Senza lamentele e piagnistei come potrebbero suonare queste poche righe.
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