Se un giorno non noterai più tutte queste mie lune cangianti
e inspiegabili che oggi ti fanno tanto dannare, non rallegrarti di fronte al
presunto miracolo: ti troverai davanti al fumo lasciato da una sigaretta ormai
finita e gettata in terra con noncuranza. Tra di noi non ci sarà più quel
qualcosa che mi fa perdere il controllo e ballonzolare da tutte le parti. Io
non sarò più quella vera e nascosta, che ferisce e sorride, che coccola e s’infastidisce
per nulla, che è a tratti spregiudicata e cocciuta, gatto e bambina, e che ti
pensa maledettamente troppo. E tu, tu per la prima volta sarai per me uno dei
tanti, nulla di più, forse qualcosa in meno.
mercoledì 15 agosto 2012
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