mercoledì 2 giugno 2010

Quattro chiacchiere con un eroinomane e poi..?


«E l’eroina è come il sesso: dopo la prima volta non ti fermi più…» «Ma fare l’amore è più bello che fare sesso…» «Mmm, di amore non sono mai stato fortunato, ma di sesso…»
«Sei coccola…» «No, sono sincera…»
«Bon, io vado, ciao…» «Vai con dio…» «Non credo in dio…» «Allora vai con Marx…»
Quattro parole in croce o poco più sono bastate a donarmi il sorriso e la voglia di scriverci su qualcosa in questa notte dimenticata da dio… e da Marx… (Da notare che in questa congiura giudaico-capitalista dio ha la “d” piccola e Marx la “M” grande).
Un conoscersi meglio con sempre meno aspettative (rendimenti di scala decrescenti), notare che ogni volta che si bacia qualcuno torna la voglia di piangere, notare che ogni volta che si sta per baciare qualcuno ricorre la citazione di Jim Morrison sulla pioggia, sorridere, salutarsi ventimila volte al giorno sulle scale e nei corridoi del cons, credersi e non credersi, ma soprattutto credere di non credersi, e non sapere nulla. Feeling credo, credo e non credo, credo di non credere e credo di credere. Semplicemente intesa, che con altri non ho – e vorrei (come se vorrei), forse anche dovrei, avere…
Amore (anche se è insulso parlare di amore, ora non lo provo né posso provare per nessuno) è sempre verso ciò che non si ha, è sogno dell’inarrivabile, è speranza di un futuro insperabile ed in fondo sperato da tutti con tutto il cuore, è de-siderio cioè lontananza dalle stelle, sarà anche un’illusione per il tuo cinismo, Karlo, ma ci salva da questo mondo di merda, è un sorriso con una lacrima, è vivere un po’ per qualcosa, morire un po’ per la stessa cosa, ma soprattutto è volerla fottutamente quella cosa.

Nessun commento:

Posta un commento