lunedì 28 dicembre 2009

Riflessioni tonchiane...


Poco tempo fa, nella ridente Gorizia, dei normalissimi ragazzi fra cui me sperimentarono l'emozione del mondo perfetto, dell'utopia-distopia di cui sentivano parlare malvolentieri a lezione: si tratta dell'attuale secondo anno del Sid, che, coadiuvato dagli spinelli di Ms Tonchiaen, ha potuto scorgere nell'edificio di via Alviano 18 uno scorcio di paradiso.
La vita quotidiana di questi (possiamo dire “poveri”?) ragazzi si svolge tuttora al terzo piano dello stabile, nell'accogliente aula 306. Già questo numero dovrebbe portarci ad una profonda riflessione: sommando le sue cifre, infatti, otterremo 9, che, dato dalla moltiplicazione di 3 per 3, è simbolo della perfezione fin dalle civiltà più antiche. L'aula costituisce un mondo utopico in cui lo studente si apposta in tutta comodità (potrebbe perfino accendersi un toscano prendendo esempio da qualche fantomatico insegnante) per seguire interessanti lezioni ed eventuali seminari. Qualora abbiate intenzione di iscrivervi al Sid, ricordatevi di quella stanza: munita di due porte (anche qui la simbologia si fa pressante), reca abbondanti appendiabiti fra esse; accanto alla pedana su cui è adagiata la cattedra per il professore, una lavagna luminosa è pronta all'uso; l'ambiente gode inoltre di ottima vista sul castello del capoluogo isontino, spesso misteriosamente ammantato da nubi e costantemente bagnato da pioggia.
In questo regno perfetto, dove la vita si svolge con facilità alienante, è tuttavia presente un'ombra... E' presente l'Ombra... Il primo segno del Male rilevabile è un rumore fastidioso di cui tutti si accorgono e a cui nessuno riesce a por fine: presumibilmente proveniente da un neon o qualche altro dispositivo elettrico, persiste durante tutto l'arco della giornata. Una seconda e più inquietante manifestazione dell'Ombra è il malfunzionamento del riscaldamento: l'esistenza di una fonte di energia e di calore è, infatti, necessaria per la sopravvivenza di qualsiasi ambiente umano o animale che sia.
Le ombre gettate dai due elementi appena citati si prolungano e macchiano di scuro la stanza: è distopia...
In un regno del genere, in cui la perfezione è stata scorta soltanto in pochi istanti per poi venire schiacciata dall'Ombra, ora non possono che dominare incontrastate Noia e Disperazione.

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