martedì 29 settembre 2009

Su rotaia...


Ed ora sei sposato con un'altra... E' questo il mio pensiero ricorrente negli ultimi due giorni... Non è Francese, non è violino, non è la voglia di far bene... Non era una cotta primaverile che se n'è andata con il sole e i divertimenti dell'estate... E fa male, quanto fa male... Lo scoprire di non essere servita a nulla, di non aver significato niente per chi ha significato tante cose...
Ho voglia di piangere, e non ci riesco... Forse è meglio così, perché con le lacrime se ne andrebbe tutto ciò, tutto quello che sento...
Ma ho capito che sto vivendo, che proprio questa è la Vita... E' il dubbio se ti rivedrò, è le piccole e banali cose che qualcuno ti dà senza aspettarsi nulla in cambio, è tutti i problemi che sono io stessa a crearmi, è indecisioni totali e poi sicurezza, è il cercare di non avere alcun rimpianto, solo qualche rimorso, il rimanere ingabbiati nel momento, nel tempo, e non riuscire ad uscirne, neanche tentarci, è la condanna ad avere un'indole incapace di volersi bene da sola, visto che ben pochi te ne vogliono, è il non avere la testa di mettersi a suonare, ma soltanto il cuore che ti costringe a farlo per evadere dalla Vita, che se anche ha la Vi grande non è qualcosa di bello, ma qualcosa di scontato di cui paradossalmente ci si continua a stupire...
E mentre il mondo va avanti tu sei lì, a guardarti intorno, cercando anche di fare, ma poi senza voglia perché sai che non ce la farai mai, non cambierà nulla, e non troverai mai il senso di tutto ciò... E nonostante tutto però ti ritrovi qui, perso in un mondo di significati, in cui non riesci a trovare il tuo, né tanto meno ad inventarlo... Sei il niente immerso nel tutto, l'uno nell'infinito... Sei chi non sa accontentarsi e fingere in una società in cui i più si accontentano o fingono di accontentarsi... Sei quella che non passerà l'esame di violino perché non ha abbastanza voglia di vivere, né di morire... Quella che tornerà a Gorizia per l'ennesima volta senza sapere il preché... Quella che squadrano tutti per come è vestita, per quanto fuma e beve, e non avranno voglia di conoscerti per questo... e quei pochi che ce l'avranno, rimarranno delusi perché alla fine sei una persona banale, sei una delle tante, con niente di più e forse qualcosa in meno...

La vita è una sigaretta. Un unico avvertimento: attenzione a non fumarsi negli occhi. Se non hai il coraggio di fare il primo tiro, non si accenderà mai... Se aspiri troppo, la sentirai di più, ma si spegnerà prima... Se aspiri troppo poco, c'è il rischio che si spenga... Se non sbronzi di frequente, c'è il rischio che la cenere dei ricordi del passato ti cada addosso e ti ricopra di un grigio che solo le tue lacrime, forse, un giorno, potranno lavare via... Quando comincerà a scottare e avrà l'odore acre del filtro, avrai imparato a pensare e capire ogni tiro: ecco, allora sarà il momento di gettarla via, per sempre, lanciandola con la forza di pollice e medio... Fumerà ancora un po' sui ciottoli della strada per chi la saprà notare e ricordare... Ma poi più nulla, non ha avuto alcun significato... Ecco, forse soltanto il gesto, e un po' di piacere per chi l'ha saputa apprezzare...

Nessun commento:

Posta un commento