giovedì 17 settembre 2009

...gocce d'acqua...


Sola a Gorizia… Venerdì orale di Francese, che mai passerò, da prepararsi intermente domani… Sabato probabilmente a Roma a manifestare per la buona causa… Ed oggi qui nella terra isontina a studiare un po’ di Storia Contemporanea… E piove, come sempre…
So che probabilmente non riuscirò ad essere eccellente in tutte queste cose che sto cercando di fare, anzi, mi rivelerò la solita mediocre… Ma forse, fondamentalmente ormai ho accettato questo prezzo da pagare per riuscire a fare tutto…
Passa tutta questa gente con ombrelli più o meno colorati, con abbigliamenti già autunnali, e pian piano si entra nella prospettiva che l’estate è finita, e riprende il tran-tran della vita cittadina…
Penetra anche in me questa idea di ri-inizio, è l’autunno, quando tutto torna magicamente indietro, alla realtà che c’è sempre stata, ma per un attimo si è persa sotto il sole cocente dell’estate… Mancano ancora, però, tutti quei bei colori propri della mia stagione, il contrasto tra il grigio del cielo e dell’asfalto e le tonalità calde delle foglie sugli alberi… Continua la pioggia, quella c’è sempre qui… E ogni volta mi dà piacere, mi pare che tutto il mondo mi giri attorno, che il mio ombrellino sia una mera macchia rossa che si staglia contro gocce grigie e trasparenti al contempo… E comunque non cambia nulla…
È sentirsi impotenti, in tutto quello che si fa, di fronte alla natura e alla società… sentire tanta indignazione, tanta voglia di combattere, e anche tanta voglia di mollare tutto, lasciare che la pioggia mi avvolga nel suo vortice d’acqua trascinandomi per le strade ricoperte di un porfido che prima o poi si smuoverà e lascerà posto a scomode pozzanghere…
Pioggia, sii le lacrime di chi non ha la forza di piangere…

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